Domanda all’artista: Laura Zani

Finalmente ci siamo lasciati alle spalle il gran caldo (almeno qui in Olanda) e possiamo concentrarci su nuovi progetti, nuove collaborazioni, nuove mostre e, al ritorno della rubrica Domanda all’artista (devo dire che mi era mancata e sono felice di riproporvela) in occasione dell’inserimento di due nuovi artisti nel progetto Arte italiana contemporanea in Olanda. Oggi vorrei presentarvi ufficialmente la pittrice bresciana Laura Zani, già presente alla Manzoni Kunst Galerie di Oosterwolde da aprile 2022 per la mostra sui ritratti Het portreit van de ziel. Conosciuta tramite un’amicizia milanese in comune (da Milonga Cornici in centro a Milano trovate sempre il meglio), la poetica di Laura mi ha subito catturata e fatta innamorare per la sua dolcezza e la sua eleganza nell’unire il mondo infantile-animale-vegetale ad un mondo profondamente surreale e simbolico grazie all’uso di inchiostri delicati a grandi campiture. Le opere di Laura Zani donano calma interiore e serenità e, proprio per questo sono tanto apprezzate e ricercate dai collezionisti americani, egiziani, italiani, belgi, tedeschi, cinesi ed olandesi. Ma non voglio indugiare oltre e vorrei passare la parola all’artista.

Parlaci di te: quando Laura Zani ha iniziato a sentirsi un’artista?

Ho un’idea molto romantica dell’ artista che immagino individuo totalmente posseduto da una visione personale della realtà e immancabilmente originale sia nella produzione artistica che nella vita. Se paragono me stessa a questa figura idealizzata non riesco a sentirmi artista: la mia vita è ordinaria e i miei pensieri contemplano ogni aspetto della quotidianità. Ci sono momenti, però, in cui riesco a estraniarmi dalla realtà: mentre ricerco idee, quando sono rapita da una situazione particolare o sono esaltata da un successo, attimi molto intensi mentre realizzo i miei lavori. In quelle ore la percezione di me stessa muta e riesco a percepirmi artista.  Ma poiché abitualmente prevale la mia visione romantica preferisco definirmi pittrice.

Cosa desidera ardentemente l’Artista che c’è in te? L’hai già realizzato?

L’artista che abita dentro me desidera comunicare emozioni positive allo spettatore. Ma non solo: cerca conforto e gioia nei gesti che creano l’opera, nel flusso delle idee che la generano.

Non nego di pensare di ottenere sempre maggiori riscontri e apprezzamento da parte del pubblico e della critica ma, certamente, non sono le mie priorità.

Penso di realizzare il mio desiderio ogni volta che leggo negli occhi dello spettatore gioia e serena curiosità oppure mentre ascolto o leggo parole di gratitudine per le emozioni positive suscitate dal mio lavoro.

Da cosa trai la maggiore ispirazione? Perché?

Traggo l’ispirazione dalle cose che amo: volti ed espressioni accattivanti che fanno immaginare emozioni latenti; la bellezza, che non trova paragoni, delle creazioni della natura – sia del mondo vegetale che animale; opere d’arte di maestri della pittura e dell’illustrazione.

E tutto ciò perché sento che appartengono al mio immaginario e su di essi si appoggia il mio benessere interiore.

Parleresti ai lettori della tua tecnica pittorica: dall’opera originale fino ad arrivare all’elaborazione che ne diventa un nuovo originale?

La genesi della mia produzione artistica segue due percorsi diversi: una è generata totalmente dalla fantasia senza appoggiarsi ad immagini reali – si tratta, nello specifico, dei lavori di illustrazione: trovata l’idea per la tavola, realizzo numerosi bozzetti e prove di colore per arrivare al lavoro definitivo.

L’altra è influenzata da immagini fotografiche. In questi casi mi servo delle fotografie per riprodurre le forme e i contrasti di luce mentre tendo ad inventare il contesto e a cambiare i colori al fine di utilizzare la mia palette personale.

Come mai la decisione di creare stampe fine art? Hai altri progetti per avvicinarti ancora di più al pubblico?

Ho deciso di produrre stampe fine art delle mie opere per rendere il mio lavoro maggiormente fruibile ad un vasto pubblico. Attraverso la stampa dei files ottenuti scansionando o fotografando i lavori originali, posso creare copie di ottima qualità e di varie dimensioni, anche diverse dagli originali, a prezzi economici.

Penso che per avvicinare il pubblico sia indispensabile la visibilità che, al momento, ricerco attraverso i social – Facebook e Instagram – e l’appoggio di gallerie d’arte. Ho in serbo, e questo è uno scoop, di aprire, a breve, uno studio con vetrine nel centro storico di Brescia, la mia città.

Vorrei davvero ringraziare di cuore Laura Zani per la sua infinita disponibilità. Da una persona meravigliosa come è lei, non può che scaturire un’arte meravigliosa.

Per seguire l’artista vi propongo il suo profilo Instagram e il suo sito web, oltre che invitarvi di persona alla Manzoni Kunst Galerie a Oosterwolde e sulle sue pagine Facebook ed Instagram.