L’intreccio di anime di Giovanni Manzoni Piazzalunga

 

20191107_201435Osservando le grandi opere dell’artista Giovanni Manzoni Piazzalunga si viene travolti nell’avvolgente e monumentale esaltazione del corpo umano e delle sue più disparate espressioni e sentimenti che richiamano alla memoria la maniera michelangiolesca e leonardesca. Il pittore studia il corpo e l’anima e, in modo particolare, la femminilità sentita come soggetto misterioso, sofisticato, pregiato e sensuale che muove i fili del mondo sino dall’origine dell’uomo stesso. La costante ricerca dell’io umano è rivolta sia in chiave umanistica sia in quella spirituale e simbolica in un vero e proprio turbinio di forme e prospettive multiple che fondono affettività ed intimità. Giovanni Manzoni Piazzalunga è in grado così di “non muovere mai l’anima senza il corpo, né il corpo senza l’anima, affinché difendendosi l’uno con l’altra, queste due parti mantengano il loro equilibrio”, come disse Platone (428 a.C.- 348 a.C.).

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20191107_200303Nelle opere del pittore, come nei lavori messicani degli anni ’30 del secolo scorso, le figure danzano e avviluppano l’osservatore in un momento infinito facendolo perdere nel desiderio. Un desiderio bruciante che, se dapprima era rappresentato con l’uso massiccio e monocromatico del caffè lasciato sgocciolare alla Jackson Pollock, dal 2018 viene raffigurato con l’introduzione del colore che ricorda i toni della Pop Art. Questa novità nell’arte del Manzoni Piazzalunga celebra una più profonda riflessione della vita, della libertà espressiva, dell’immediatezza e della potenza sensuale dei suoi soggetti: con il colore l’artista scruta l’eterna meraviglia dell’anima confermando il suo talento nella visione del mondo contemporaneo.

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