Domanda all’artista: Giulio Pettinato

Per la rubrica “Domanda all’artista” abbiamo oggi l’occasione di chiacchierare con il maestro Giulio Pettinato, calabrese di nascita ma ormai trapiantato stabilmente a Castel Gandolfo a Roma. Scenografo, pittore, designer e grafico, l’artista utilizza diverse forme d’arte come le installazioni, la pittura e la scultura, utilizzando i materiali più disparati come il tessuto, la plastica, il polistirolo, la sabbia, il legno, il marmo e le lampade a led per dare nuova vita alla luce e al colore. Le sue opere d’arte sono eclettiche, indagano la natura a 360°, e creano una moderna visione scenografica della realtà: grazie alla continua ricerca espressiva libera da canoni accademici, Giulio Pettinato è ormai noto sia in Italia che all’estero con i suoi quadri scultorei marini e le opere di LightArt.
Oltre alle sessanta mostre personali, è interessante sottolineare la presenza di Giulio Pettinato in tre edizioni del Festival dei due Mondi di Spoleto e al Fringe Festival di Edimburgo, dove i suoi lavori hanno fatto da scenografia a Connessioni Mediterranee, opera del compositore greco Niko Filathos, eseguita dal Microcosmos Ensemble. L’artista ha inoltre curato la scenografia de I cantori di Brema di Gaetano Panariello al Teatro Rendano di Cosenza e quella de La luce del mondo di Mauro Piacenza, opera prodotta dalla Fondazione per i beni e le attività artistiche della Chiesa in Vaticano. Infine, da anni si dedica alla scenografia del Presepe nella Cripta della Chiesa Pontificia di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo.

Passiamo ora al corpo dell’intervista:

La tua produzione artistica è varia e spazia dalla LightArt alla pittura a tecnica mista che ha per soggetto il mare: come mai queste scelte artistiche così diverse e, soprattutto, hai una forma d’arte che preferisci? Da cosa trai ispirazione? C’è qualche artista del passato che trovi più in linea con le tue ricerche stilistiche?

La Light Art è una forma di arte visiva in cui il mezzo di espressione, il fine dell’opera, è la luce. L’ispirazione deriva dalla mia esperienza di scenografo, messa a frutto in questo genere continuando a creare con materiali vari, che si sovrappongono creando la tridimensionalità desiderata. Il mare è lo specchio della mia anima, il luogo dove sono nato; conservo ancora mentalmente i colori, fonte della mia ispirazione. Ritornando alla tua domanda di partenza, le mie scelte sono solo “apparentemente”  diverse, in realtà sono legate sempre da un filo comune: la scenografia.

Quando, come e perché nasce la tua LightArt? Spiegaci come nascono i tuoi lavori in cui la luce è il mezzo per scolpire le tue installazioni che hanno per soggetto, per la maggior parte delle volte, delle siluette femminili.  

Light Art nasce a partire dal 2014 dall’esigenza di raffinare, ampliare, la mia ricerca scenografica. Queste opere, come ad esempio Bonsoir madame e Nude radici, sono le mie autentiche creazioni, sono quelle nelle quali studio la luce attraverso la bellezza del corpo femminile. La luce è il mezzo per godere di una pittura elegante, in sintonia con la tridimensionalità del corpo femminile. ((4) LIGHT ART | Facebook)

Per quanto riguarda invece le opere a tecnica mista che ricordano un’informale materico: che materiali preferisci usare per ricreare il mare, e perché? Come riesci quindi a dare tattilità alle tue opere? Quali sensazioni ti danno questi materiali e cosa immagini che l’osservatore provi quando ha modo di studiare le tue opere?

Preferisco usare quasi sempre materiali naturali, portando sempre con me una busta di sabbia del mio mare, che cerco di trasferire sapientemente sulle mie tele. Spesso immagino che l’osservatore percepisca tutto ciò che io trasmetto attraverso i miei lavori.

Oltre ad essere Direttore artistico del Centro Arte a Castel Gandolfo a Roma, ad aprile hai fondato il Gruppo Oltremare International, un gruppo artistico internazionale che abbraccia tutte le arti: raccontaci della tua idea, dei tuoi obiettivi, e dei progetti futuri.

Il Centro Arte Castel Gandolfo nasce nell’aprile 2013 dall’idea di divulgare le arti in un unico ambiente, dove condividere le idee. Il Club Bluoltremare, invece, nasce in un momento particolare della nostra storia. Ritrovandoci improvvisamente e forzatamente chiusi, ci siamo aperti ad altri tipi di realtà, portando il nostro “marchio” in una dimensione  internazionale. Oggi il Club Bluoltremare vanta prestigiose collaborazioni con artisti provenienti da tutto il mondo. ( Se foste interessati ad iscrivervi al Club Bluoltremare qui il link: (4) club BLUOLTREMARE | Facebook ; mentre se voleste seguire il Centro Arte Castel Gandolfo: (5) Centro ARTE | Facebook )

Cosa ha rappresentato per te e per la tua arte quest’ultimo terribile anno appena passato, dove tutte le certezze hanno cambiato le prospettive e le visioni d’insieme?

Il 2020 è stato un anno davvero terribile. Ha spazzato via le nostre mostre, i nostri contatti, le nostre energie …ma sono convinto che valga ancora la pena di tentare qualcosa di positivo per l’arte. Nonostante tutto, almeno nella mia esperienza, quando ci si trova costretti a limitare i contatti, quando tutto  sembra ristagnare e la depressione è dietro l’angolo, qualcosa di creativo affiora sempre, con la sua forza vitale.

In questo momento storico tanto delicato e pieno di incertezze, mi permetto di sottolineare la brillante idea del maestro Giulio Pettinato che, non potendo inaugurare la mostra collettiva internazionale Pigmenti (15-22 dicembre 2020 presso la Sala Nagasawa nel parco Appia Antica a Roma) a causa delle restrizioni stabilite per contenere il Covid-19, ha pensato di metterla in scena ugualmente in versione micro nella galleria più piccola del mondo (150×45 cm.). Da gennaio 2021 la micro-galleria sta ospitando diverse personali di artisti da tutto il mondo: per avere maggiori informazioni e partecipare agli eventi nella micro-galleria scrivetemi a elisavosmanzoni@gmail.com o a artecastelgandolfo@libero.it.

Ringraziando di cuore Giulio Pettinato per il prezioso tempo dedicatoci, ricordo che le sue opere sono in vendita sul territorio olandese e potrete vederle sul sito: Giulio Pettinato – Italian art by ELisa Manzoni (criticoarte.org)